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Martedì sera abbiamo avuto l’occasione di ascoltare una testimonianza diretta di ciò che sta succedendo in Palestina da parte di don Alessandro Barchi, monaco che da trent' anni vive nei territori occupati della Cisgiordania.
Perché in Consiglio Comunale?
Perché è il luogo istituzionale in cui tutti cittadini sono rappresentati.
Perché è l’espressione politica di tutta la comunità
Perché l’Amministrazione Comunale ha il dovere di ascoltare le istanze dei propri cittadini, di farsene interprete e, soprattutto di fronte a temi complessi come quelli posti dai conflitti in corso, aiutarli a capire e a prendere parte, la parte giusta, quella della Pace, offrendo loro occasioni di conoscenza e di riflessione.
Chi ha avuto la possibilità di ascoltare martedì sera don Alessandro, penso non possa negare di essere andato in crisi di fronte agli elementi di conoscenza che ci sono stati forniti.
Abituati come siamo ad un’informazione manipolata e uniformante, la sua testimonianza ci ha portato ad una visione più ampia dei fatti. Premesso che il riarmo come deterrente è stato definito 'un paradosso' , il suo è stato un invito all' ascolto, alla conoscenza, alla comprensione e al dialogo tra le parti, come strumenti essenziali per la costruzione della Pace.
Durante la serata è stata data lettura di un estratto del documento "Mai più la guerra" a cura dell' Unità Pastorale “Gioia del Vangelo”.
A seguire il Consiglio Comunale ha presentato e votato all' unanimità l' ordine del giorno per il cessate il fuoco immediato a Gaza e la tutela dei diritti umani.
Qui sotto vengono pubblicate la dichiarazione "Mai più la guerra" dell' Unità Pastorale "Gioia del Vangelo" e l'ordine del giorno proposto dai gruppi consiliari uniti per cambiare e progetto Gattatico per il cessate il fuoco immediato a Gaza e la tutela dei diritti umani.
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Ultimo aggiornamento: 19-06-2025, 13:14